Salute

Protesi al Ginocchio di nuova generazione: ecco come funziona

Il ginocchio è una delle articolazioni maggiormente delicate e sottoposte all’attenzione della medicina moderna, in quanto si tratta di una parte del corpo che solo recentemente grazie alle nuove scoperte scientifiche, si è stati in grado di replicare nel suo funzionamento. Il ginocchio è anche una delle articolazioni maggiormente sottoposte a stress e a malattie anche difficili da debellare: per questo motivo la protesi al ginocchio costituisce una vera e propria eccellenza per nazioni come l’Italia, che possono contare su numerosi apparati in grado di costruire ed ottimizzare una protesi al ginocchio, come evidenziato dal portale www.protesiginocchioanca.com.

Protesi al ginocchio: le ultime frontiere

Le protesi al ginocchio sono molto spesso la soluzione radicale e migliore possibile in virtù di numerose malattie come l’artrosi (nelle versioni più comuni si parla soprattutto della idiopatica senile, e dell’artrosi secondaria ad artrite reumatoide) oltre ad un naturale decadimento della cartilagine, cosa piuttosto comune in particolare dopo una certa età, artrosi al ginocchio che generalmente viene chiamata in ambito medico gonartrosi.

Il ginocchio è anche conosciuto come uno dei punti, nel ramo delle articolazioni più delicate e dolorose, ed anche per questo motivo chiunque abbia acquisito dimestichezza nel campo della chirurgia e nell’ortopedia, comprende molto bene l’importanza di interventi quanto meno invasivi e successivamente sviluppare un modo sicuro per restituire mobilità ed elasticità all’articolazione: lo sanno bene esperti del settore presenti ed apprezzati nel nostro paese come Il dottor Michele Massaro, considerato tra i maggiori esperti in protesi di ginocchio mini invasiva nel campo negli interventi su ginocchio ed anca, che sono in qualche modo collegati in alcuni punti.

Anca e ginocchio infatti sono accomunati da una forma di malfunzionamento progressivo con l’età, essendo delle articolazioni a dir poco delicate e che soprattutto in virtù dell’avanzare dell’età media, possono necessitare di un intervento di sostituzione articolare.  Quanto offerto dalla medicina moderna permette dei mini interventi multipli atti a preservare quanto possibile i tessuti originali dell’arto: come evidenziato dalle operazioni recenti sviluppate dal direttore dell’OPRAM (Ortopedia protesica robotica avanzata mininvasiva) all’ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio a Milano e al policlinico San Pietro a Bergamo con la mini invasività delle protesi al ginocchio.

Non operando in maniera troppo radicale infatti permette di preservare muscoli e tessuti e di ridurre al minimo la degenza del paziente, permettendo anche in alcuni casi di ritrovare la mobilità già dopo pochi giorni, grazie ad un utilizzo limitato della chirurgia e coadiuvato costantemente da supporti tecnologici quali il computer che permette una pianificazione preoperatoria dell’intervento da eseguire. Il dottor Michele Massaro, in caso di artrosi, opta quando possibile per la protesi monocompartimentale perché è innestabile attraverso un intervento che riveste solo la porzione danneggiata del ginocchio, non modificando quindi lasciando intatto il resto del ginocchio che sarà avvertito dal paziente come “naturale” e con minori complicazioni possibili ed eventuali nella fase di riabilitazione.

Vincenzo Galletta