La scelta della pasta al supermercato è un momento molto importante nella vita di un consumatore italiano e non solo. Negli ultimi tempi soprattutto si è sempre di più esteso il consumo di pasta integrale che viene scelta per i suoi contraddistinti valori nutrizionali che oggi andremo a scoprire assieme.
Cominciamo dicendo che la pasta di semola integrale di grano duro si consegue tramite un impasto di semola integrale di grano duro e acqua. La parola “integrale” vuol dire proprio che la semola impiegata non è soggetta al processo di raffinazione che si compie per ottenere la farina bianca.
Nella farina integrale tutte i costitutivi del chicco, crusca, endosperma e germe, sono custodite, perché i chicchi sono tritati così come la natura li crea, unitamente al loro rivestimento esterno. Anche le caratteristiche nutritive, di conseguenza, sono accresciute.
Valori nutrizionali della pasta integrale: ecco i più importanti
La differenza maggiore tra la pasta integrale e la pasta bianca va a rivedere il processo di lavorazione. Le calorie che si possono trovare sono più o meno le medesime: 100 grammi di pasta integrale hanno circa 324 Kcal, a differenza alle 253 Kcal racchiuse nella pasta bianca.
Però la pasta integrale è ritenuta più salutare a differenza di quella della pasta bianca. Ciò sia perché il contenuto di lipidi è più basso a differenza della pasta bianca, sia perché c’è una ragguardevole presenza di fibre e di carboidrati complessi. La pasta integrale possiede poi un apporto di proteine vegetali, che attuano importanti funzioni nell’organismo, più grande a differenza della pasta bianca.
La pasta integrale dona all’organismo un giusto apporto di vitamine, fibre e sali minerali. Una rilevante proprietà della pasta integrale rivede l’indice glicemico: poiché questo è basso, l’energia dei carboidrati viene rilasciata in maniera graduale nel sangue e ciò evita i picchi di insulina. Tali sono nocivi non solo a chi soffre di diabete ma a tutti, specialmente alla popolazione femminile.
I picchi di insulina, difatti, incoraggiano l’accumulo dei grassi e predispongono alle patologie cardiovascolari e malattie della mammella. Considerevole è poi la presenza della vitamina E, un antiossidante utili al benessere di ossa e cuore, specialmente nella donna.
L’elevata misura di fibre consente poi un più grande smaltimento delle scorie tramite le feci ed è di conseguenza benefico per l’intestino, perché ostacola la stitichezza. In particolare, a differenza della pasta bianca, la pasta di semola integrale di grano duro possiede più proteine (circa il 12 per cento), più vitamine diluibili, sali minerali e fibre alimentari.
Per di più ha più carboidrati complessi e fino a cinque volte più fibre della pasta tipica. Ciò permette alla pasta integrale di dare un più grande senso di sazietà e di regolare il corretto meccanismo dell’intestino.