Viviamo in quella che può definirsi “l’era dei bonus” e delle agevolazioni che rappresentano una forma concreta di aiuto economico che funge attraverso varie forme di agevolazione sia per aiutare distinte fasce di popolazione, ma anche per favorire diversi settori magari un po’ ignorati dallo stato in passato. Tra le varie forme di Bonus uno di recente ufficializzazione è il Bonus Attività fisica.
Un po’ come altre forme di bonus che fanno ricorso al credito di imposta, come il Superbonus 110, anche questo bonus utilizza lo stesso sistema per ridurre l’esborso di una particolare categoria di figure professionali e cittadini.
Nello specifico il Bonus Attività fisica è stato concepito per coprire spese sostenute nel 2022 nello svolgere esercizi fisici con un professionista finalizzati a migliorare la qualità della vita in caso di patologie croniche o disabilità fisiche.
Spetta, testualmente, alle persone che dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, sostengono spese documentate per lo svolgimento di attività fisica adattata, ma non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale aventi ad oggetto le medesime spese. L’importo relativo sarà deciso successivamente dall’Agenzia delle Entrate, che ha già ufficializzato questa forma di Bonus prima dell’estate ma che ha fornito maggiori dettagli in questi giorni. L’agevolazione, secondo il testo seguente, copre ha questo intento:
“Programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l’integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e medici specialisti e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche e che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria, come le «palestre della salute», al fine di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione”.
Come evidenziato dal provvedimento num. 382131 dell’11 ottobre 2022 dell’Agenzia delle Entrate, le domande potranno essere presentate a partire dal 15 febbraio 2023 fino al 15 marzo 2023.