“Non si può concludere che mangiare formaggi grassi sia necessario per prevenire il diabete, soprattutto perché possono essere fonte di colesterolo (che sia grasso o magro, a seconda del grado di stagionatura), che a sua volta può innescare un rischio cardiovascolare più ampio”. Lo sostiene la Fondazione Veronesi, che invita a consumare il formaggio con moderazione. Ma c’è del formaggio per una dieta per diabetici? La risposta viene da Assolatte: Un formaggio adatto è un formaggio magro, “tra il 10% e il 25% di grasso sulla sostanza secca, e un formaggio extramagro con una percentuale di grasso inferiore al 10%”.
Secondo Assolatte i formaggi offerti ai diabetici sono: Ricotta, Quark, Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Tra i formaggi più leggeri, il più venerato è la ricotta, che, pur non essendo un vero formaggio, è pur sempre un prodotto caseario. È fatto dal siero di latte e non coagula le proteine della caseina nel latte. Il quark, invece, è un formaggio originario dell’Europa centro-settentrionale. Si ottiene da latte scremato pastorizzato a 85°C e acidificato con colture selezionate. Grana e Parmigiano sono formaggi a lunga stagionatura con un contenuto di grassi compreso tra 1,8% e 2,5%.
Per il sito «Saninforma» la dialettica va moderata con latte parzialmente scremato, formaggi mediamente grassi come Cachot fresco, Parmigiano e Mozzarella, e yogurt magro alla frutta. Le persone con diabete, sempre nella stessa zona, dovrebbero evitare o solo occasionalmente assumere latte intero, panna, panna, formaggi ricchi di grassi come mascarpone, pecorino, provolone stagionato. Anche lo yogurt intero dovrebbe essere preso occasionalmente. Ma quali sono i formaggi più grassi? Ecco alcuni esempi: fontina, taleggio, gorgonzola, caciotta di capra, quartirolo, camembert, crescenza, mozzarella di bufala e persino mascarpone.
«Una dieta ideale per la prevenzione e la cura del diabete prevede un’alimentazione ricca di fibre (es. ortaggi, frutta, cereali grezzi) e povera di grassi animali. Cereali integrali, frutta, legumi e verdure sono le fonti preferite di carboidrati». È quanto afferma il sito informasalus.it che la dieta mediterranea è la dieta migliore per i diabetici. Infatti, la base di questa dieta è l’assunzione di cibi ricchi di fibre derivati da verdure, frutta e cereali non raffinati. La dieta mediterranea è povera di grassi di origine animale. È stato dimostrato che ha effetti benefici sul controllo del diabete.
Secondo uno studio del National Institute of Food and Nutrition, l’alimento associato alla prevenzione del rischio di diabete e al controllo della glicemia è il caffè. Soprattutto quando si beve il caffè dopo un pasto. In effetti, i fenolici nel caffè funzionano quasi come alcuni farmaci antidiabetici, come l’acarbosio, inibendo alcuni enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati (alfa-glucosidasi). Pertanto, questo effetto può portare a un assorbimento del glucosio più lento e attenuare i picchi di glucosio nel sangue registrati dopo i pasti. Ciò può anche aiutare a ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.