Il colesterolo può essere nemico della salute. Tutto dipende dalla forma in cui è considerato: se il cosiddetto colesterolo “buono” è il tuo alleato per la salute, allora il colesterolo “cattivo” deve stare lontano o rappresentare seri rischi per il tuo cuore e le tue arterie. L’alimentazione gioca un ruolo importante nel controllo dei livelli di colesterolo “cattivo”, tanto che in alcuni casi intervenire sulle abitudini alimentari può evitare di dover ricorrere ai farmaci. Tuttavia, stare a dieta non significa solo limitare i cibi ricchi di colesterolo, ma anche scegliere cibi che aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nella sua forma “cattiva”. L’ipercolesterolemia, nota anche come “colesterolo alto”, è un killer silenzioso che colpisce la maggior parte della popolazione occidentale e danneggia le arterie, che nel tempo possono portare a gravi problemi come ictus e malattie cardiache. Si può contrastare, e anche la cura si sposta dalla tavola alla scelta del cibo giusto.
Oltre a uno stile di vita attivo di camminare almeno 30 minuti al giorno, una dieta controllata (consultare sempre il medico di base) è fondamentale per tenere sotto controllo il colesterolo “cattivo”.
Gli alleati alimentari che combattono il colesterolo includono i legumi come: fagioli, lenticchie e piselli. Insieme a cereali, frutta e verdura, i legumi contribuiscono ad aumentare l’apporto di fibre alimentari, aiutando così a contrastare l’aumento del colesterolo nel sangue.
La piramide alimentare della dieta mediterranea è chiara: per mantenersi in salute, dovresti mangiare almeno due porzioni di fagioli a settimana. Un’analisi della ricerca sulla letteratura scientifica pubblicata sul Canadian Medical Association Journal da un team di esperti dell’Università di Toronto, esaminando più in dettaglio gli effetti del consumo di soia sui livelli di colesterolo, ha rilevato colesterolo “cattivo” in coloro che hanno mangiato una porzione di soia ogni giorno.
Salvo il caso del favismo, non ci sono controindicazioni sanitarie al consumo regolare di legumi. Tuttavia, aumenti improvvisi della loro assunzione possono essere associati a disturbi gastrointestinali, come flatulenza. Chi non è abituato a consumarli può introdurli gradualmente nella propria dieta per evitare effetti collaterali improvvisi.
Evita cibi grassi, condimenti eccessivi e cibi elaborati come i cibi fritti. È meglio scegliere una cottura semplice che non richieda molto condimento, come vapore, il cartoccio o una pentola a pressione. Sì, olio extravergine di oliva e pesce, preferibilmente azzurro. Infine, non dimenticare che la regola d’oro di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno è un vero elisir di salute in generale.