Il comune bicarbonato di sodio, conosciuto anche come carbonato monosodico rappresenta uno degli additivi più comuni all’interno delle case, sopratutto nell’ambito alimentare. E’ riconoscibile per un aspetto solido cristallino bianco e sotto forme leggermente differenti è presente anche in natura.
In un passato non così lontano, il bicarbonato ha assolto compiti di normalizzatore, essendo capace di “curare” numerose patologie, sopratutto inerenti al sistema digestivo ma è anche ampiamente sfruttato nella medicina moderna. Viene “prodotto” anche artificialmente dal connubio tra ammoniaca e anidride carbonica in una soluzione di cloruro di sodio (il sale comune, per intenderci).
Molto presente nei cosiddetti “rimedi della nonna”, il bicarbonato anche nell’immaginario comune è la prima cosa che viene in mente da assumere quando si soffre di qualche forma di acidità di stomaco, di reflusso gastrico e altre problematiche simili. Grazie alle capacità alcaline, che “spiccano” una volta disciolto in acqua, questa riesce a fungere da “tampone” agli acidi dello stomaco, aiutando l’organismo a gestire la situazione.
Tuttavia un eccesso di bicarbonato, sopratutto se assunto a cadenza regolare può sviluppare una serie di problematiche non dissimili da quelle che prova a risolvere: flatulenza, gonfiore dell’addome, nausea, diarrea ed a lungo andare la “lista” si allunga: può infatti provocare una maggiore comparsa di calcoli renali, muscolari e cardiache, sopratutto per i soggetti maggiormente esposti a rischi come bambini, donne incinte e persone anziane. Anche chi fa un uso importante di sostanze alcoliche e a fronte di un regime di farmaci specifico, dovrebbe evitare di assumere il bicarbonato.
In quantità eccessive il sodio provoca disidratazione, convulsioni e insufficienza renale oltre a provocare problemi respiratori, fino alla rottura dello stomaco, qualora si esageri con il dosaggio. Trattandosi di un composto piuttosto “potente”, è assolutamente opportuno non abusarne ma assumere quantità moderate esclsusivamente quando se ne sente il bisogno.