I salumi non insaccati cotti, come quelli crudi, si ottengono dall’intera parte anatomica, ma a differenza di questi la loro carne è cotta. L’aspetto dei prodotti cotti varia notevolmente rispetto all’aspetto dei prodotti crudi in relazione al processo di cottura.
Prendiamo come esempio la preparazione del prosciutto cotto.
La coscia di maiale viene prima disossata e spellata, quindi viene iniettata la salamoia utilizzando aghi diversi. La salamoia è composta da acqua, sale, zucchero, vari aromi e nitriti, che possono essere utilizzati a scopo di conservazione. A questo punto, il prosciutto cotto aumenterà di volume. Dopo l’iniezione della salamoia, per distribuirla uniformemente, il prodotto cotto viene posto in un dispositivo chiamato miscelatore, un cestello rotante simile a una lavatrice o anche una betoniera. La carne rimane in questo cestello per circa 24 ore.
Dopo aver mescolato, la carne riposa per altre 24 ore prima di pressarla nella forma desiderata, la forma che tutti conosciamo.
Dopo aver formato il prosciutto cotto, cuocere a 70°C per circa 18 ore. Per motivi di salute, il prosciutto viene pastorizzato anche a 100°C per 15 minuti dopo la cottura. Per il prosciutto cotto affumicato, la cottura avviene direttamente nell’affumicatoio. A questo punto il prosciutto è pronto da mangiare.
Il tempo medio di preparazione del prosciutto cotto è di una settimana, che è molto più breve di quello del prosciutto crudo, che dura in media almeno due anni dalla macellazione.
Per quanto riguarda la qualità del prosciutto cotto, c’è da dire che ne esistono di diversi tipi, a seconda della carne con cui vengono preparati.
C’è prosciutto cotto di buona qualità. Preparare solo con la coscia intera del maiale.
Ci sono i prosciutti cotti, detti prosciutti ricostituiti, dove le parti crude della coscia vengono assemblate e tenute insieme dalla gelatina.
Per la cronaca, esistono anche i prosciutti cotti che si definiscono semiricostituiti, in cui solo una parte è composta da “pezzi” di carne e la maggior parte da cosce intere.
È chiaro che i prodotti ricostituiti sono di qualità inferiore ai cibi cotti di prima qualità, non solo per la qualità della carne utilizzata, ma anche perché gli ingredienti originali contengono ingredienti come la gelatina, che vengono utilizzati per tenere insieme le parti.
Per quanto riguarda la qualità della carne, varia a seconda della razza del maiale, della dieta, ecc. Tutto ciò influenzerà il prezzo finale.
Minore è la qualità della carne utilizzata, maggiore è la quantità di conservanti, coloranti ed esaltatori di sapidità utilizzati. Il lattosio è uno dei conservanti problematici. Oltre a fungere da conservante, aiuta anche a migliorare il colore e il gusto del prodotto. Se hai un’intolleranza, è meglio chiedere allo sportello o controllare l’etichetta del prodotto per evitare spiacevoli conseguenze.