Tutti abbiamo in casa delle monete vecchie o straniere che non utilizziamo. In questi casi, l’idea migliore è quella di venderli. Se, per esempio, hai monete americane e ti interessa guadagnarci, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare alcune informazioni su come muoverti.
Dollari rari: quali sono
Sono tanti i dollari rari che possono essere interessanti per i collezionisti. Tra queste è possibile citare il cosiddetto Lincoln Penny, una moneta da 1 centesimo di euro risalente al 1914 e, come è chiaro dal nome, caratterizzato dalla pesenza della figura del presidente Lincoln.
In questo caso, viaggiamo su cifre a dir poco alte. Questa moneta, infatti, è stata venduta all’asta per 95mila euro. Il centesimo di dollaro coniato due anni prima e caratterizzato sempre dalla presenza del volto di Lincoln è stato venduto a oltre 100mila euro.
Ovviamente esistono tante altre alternative a cifre più basse. Nei siti specializzati si possono trovare banconote da 100 dollari del XIX secolo a 500 euro. Entrando nel vivo delle altre opzioni da considerare quando si parla di dollari rari, è possibile citare le banconote da 100 dollari risalenti al 1864. Questo pezzo, se ben conservato, può essere venduto a circa 80 euro.
Pochi anni dopo è iniziata l’immissione del dollaro Morgan. Oggi come oggi, le monete uscite il primo anno, ossia il 1878, se ben conservate possono essere vendute a oltre 100 euro. Data questa doverosa premessa, vediamo quando e dove è possibile scambiare questi pezzi.
Monete americane: quando e dove venderle
Nel momento in cui ci si chiede quando scambiare monete americane, la risposta è semplicemente “Quando si vuole”. Il motivo per cui non c’è un momento migliore dell’altro è molto semplice: grazie al web, si possono trovare tantissimi collezionisti interessati ai propri pezzi.
Internet ha cambiato radicalmente il mondo della numismatica, rendendolo disponibile anche a chi non aveva mai collezionato prima monete rare o ha pezzi di valore ma nell’ordine delle centinaia di euro. Essenziale è ricordare che, se si ha intenzione di vendere in sicurezza, è bene evitare siti come eBay. Come mai? Per il semplice fatto che, pur essendo seri, non sono specializzati. Manca quindi un controllo da parte di esperti presenti invece su portali come Catawiki, che consentono di vendere in totale sicurezza, di registrarsi gratis – anche attraverso i propri profili social in maniera rapidissima – e di ricevere una notifica non appena l’acquirente interessato a un determinato lotto effettua il pagamento.